Futuro fantastico era stato, l’anno scorso, il titolo di un festival mancato, quello del cinquantennale da festeggiare con un’edizione un po’ speciale, guardando al futuro appunto, sotto la cura di Daniela Nicolò e Enrico Casagrande. Erano stati molto bravi, i due artefici di Motus, molto opportuno l’ottimismo della volontà con cui erano riusciti a dar vita a un evento concentrato in pochi giorni, al posto di quello che non si poteva più realizzare. Ed era stato quasi commovente ritrovarsi lì in tanti, dopo i mesi della clausura, nella piazza che da sempre del festival è il simbolo e qualcosa di...