A Santa Marinella, comune di circa 18.000 abitanti a 60 chilometri da Roma, nota località balneare laziale, si candida per la prima volta, a sindaco, Clelia Di Liello per Coalizione Futura (liste di: Paese che vorrei, Generazione green, Santa Marinella solidale, M5S), in alternativa al sindaco uscente Pietro Tidei (che si ripresenta) del Pd. Clelia Di Liello è stata scelta, insieme ad altri sette candidati dei comuni di Ostuni, Orbassano, Brescia, Camposanto, Ferentino, Vicenza e Siracusa, dal Forum Disuguaglianze e Diversità e da Ti Candido per la campagna «Facciamo eleggere».

La scelta del Forum è motivata dal contributo attivo che tali candidati hanno dato per la lotta alle disuguaglianze e la giustizia sociale e ambientale e perché sono espressione diretta del tessuto civico che si apprestano a rappresentare. Di Liello, insegnante di filosofia, si è spesa molto in battaglie per evitare progetti ambientalmente dannosi, si è fatta promotrice di partecipazione cittadina e di discussione politica, in un comune che purtroppo basa tutta la sua economia solo nel turismo estivo. Cambiare le cose, creare occasioni di lavoro giovanile, aggregazioni culturali di ragazzi, luoghi ospitali, essere parte di una natura che in questo piccolo comune del Lazio produce anche forme insolite e rare di biodiversità terrestre e marina; insomma dare spazio a idee per un modello di conversione ecologica che parte dal basso e senza la quale il pianeta è a rischio.

Santa Marinella fu, negli anni Cinquanta/Sessanta, chiamata La perla del Tirreno per la sua posizione sul mare e il suo microclima, per l’importante patrimonio archeologico e architettonico: il castello di Santa Severa, il palazzo Odescalchi e le bellissime ville liberty. In quegli anni l’architetto Moretti realizzò tre ville: La Saracena, La Califfa e La Moresca in località Capolinaro e alcuni anziani ancora ricordano i soggiorni di Rossellini e Ingrid Bergman a Villa Bergman e i tanti ospiti illustri.

Ma anche qui il processo di privatizzazione di spazi pubblici, e particolarmente delle spiagge, è molto spinto ad uso e consumo di un turismo tutt’altro che rispettoso del patrimonio naturale, culturale e storico. Rispetto della natura, luoghi della cultura, spazi pubblici, più mare libero dalla privatizzazione, valorizzazione dell’agricoltura a chilometri zero e dell’ambiente collinare, creazione di attività che producono lavoro stabile, limitazione della circolazione di auto, sono al centro della politica della nuova coalizione.

Clelia Di Liello è ottimista e fiduciosa, una pasionaria che scommette sui giovani, sul rinnovato interesse degli abitanti per un cambiamento e una vita più serena e sobria, su quella che, forse troppo abusata, si chiama sostenibilità. È circondata da giovani entusiasti, molti suoi ex studenti, abitanti che sentono di poter partecipare a un cambiamento vero, e anche da persone provenienti da altre città che hanno deciso di vivere stabilmente a Santa Marinella per il suo clima, la sua bellezza, la sua natura.

Martedi scorso nella piazza Mons. Ricci si è festeggiata la nuova coalizione alla presenza dei sindaci di Cervetri e di Bacoli: niente inciuci, si dice; niente compromessi, ci liberiamo da soli, ci battiamo per una politica giusta, siamo contro la guerra, contro l’individualismo, contro l’opportunismo. Tutti insieme possiamo farcela, nessuno deve rimanere da solo.