I vertici della Lega lo hanno scaricato immediatamente, questa volta era difficile difendere il presunto buon nome della sanità lombarda agitando il solito garantismo di facciata, e non tanto per via delle accuse pesantissime rivolte a Fabio Rizzi: associazione a delinquere e corruzione. A complicare la posizione del fedelissimo di Roberto Maroni, nonché “padre” della nuova riforma sanitaria lombarda a trazione leghista, ci sono dettagli inquietanti che emergono dall’indagine coordinata dal pm di Monza Manuela Massenz (insieme al consigliere leghista sono finite agli arresti altre 20 persone tra cui Maria Paola Canegrati, l’imprenditrice dell’Odontoquality che sarebbe il cervello del sistema corruttivo).

Soldi, tanti. Ottomila euro al mese, per pagare il mutuo (è una delle tante intercettazioni). E poi “due o tre operazioni grosse in ballo” (tra cui un reparto di pediatria in Brasile), roba da “qualche milione di euro da dividere in tre”. Sarebbero diverse le commesse pilotate e “aggiustate” per aggiudicare gli appalti sui servizi odontoiatrici di alcuni ospedali lombardi per un giro di affari da 400 milioni. La truffa, inoltre, prevedeva la creazione di finte liste di attesa per spingere i pazienti a rivolgersi a strutture odontoiatriche a pagamento, che per di più avrebbero fornito servizi e cure scadenti. “Una schifezza” è il commento prevalente.

“Voglio chiarire tutto quanto prima e difendermi dalle accuse”, ha detto Fabio Rizzi durante un colloquio con i suoi legali nel carcere di Monza. “La condizione di detenzione è una situazione che lo ha provato – dicono i legali – ma è sereno, lucido e razionale e vuole chiarire la sua posizione rispetto alle vicende che sono state messe insieme nelle contestazioni”. Lo interrogano oggi (a San Vittore è previsto l’interrogatorio dell’imprenditrice Maria Paola Canegrati).

Il risvolto giudiziario di questa vicenda racconta una storia già sentita altre volte, sempre la stessa, ma ormai è evidente che la degenerazione truffaldina sia iscritta nel sistema stesso che regola la sanità in Italia e il business della salute. Quello lombardo rappresenta il piatto più ricco di tutti. “Dobbiamo mettere anticorpi forti nel sistema sanitario che è quello più aggredibile perché c’è la cassa – dice il ministro della Salute Beatrice Lorenzin – uno degli anticorpi più forti lo abbiamo appena approvato ed è il modello di selezione dei Direttori generali delle Asl e degli ospedali”. Beatrice Lorenzin è “scandalizzata” per questa vicenda “gravissima” che “non fa bene alla sanità lombarda, una delle migliori del nostro paese”. Se per i ladri dovrebbero bastare i tribunali, più complicato è immaginare un’altra politica laddove c’è un mercato enorme che supera i 110 miliardi all’anno e che sta spingendo verso il privato. In questo quadro il modello lombardo è esemplare. “In Lombardia – accusa il segretario del Pd lombardo Alessandro Alfieri – si è passati dal sistema Formigoni al sistema Lega di Maroni-Salvini. Da quando si è insediato Maroni, sei indagini hanno riguardato il sistema sanitario”. E dire che il governatore si era insediato per riportare la trasparenza in Regione Lombardia dopo il quasi ventennio di regno di Formigoni.

Ai rappresentanti del centrosinistra regionale (e ai consiglieri dei cinque stelle) a questo punto non resta altro che presentare l’ennesima mozione di sfiducia per chiedere le dimissioni della giunta di centrodestra. “Non siamo ottimisti, sappiamo già come andrà a finire – ha ammesso il coordinatore in Consiglio regionale Umberto Ambrosoli – ma vogliamo dire che esiste un altro modo di governare”. Per il capogruppo Pd Enrico Brambilla, “il governatore non può limitarsi a scaricare l’ex amico perché ha la responsabilità politica per averlo scelto e aver coperto, sostenuto e pubblicizzato attività senza rendersi conto di cosa stesse accadendo”. Toccherà invece accontentarsi della “commissione d’inchiesta” commissionata dallo stesso Maroni che ovviamente non ha alcuna intenzione di dimettersi (la rituale mozione di sfiducia verrà discussa in aula il prossimo primo marzo).