Il rettifilo di ippocastani che dal carcere delle Nuove porta direttamente ai giardinetti di Piazza Carlo Felice, davanti alla stazione di Porta Nuova, apre la scena del romanzo mentre nel sole a picco dilaga una luce che però non è limpida, ma densa e polverosa, accecante. Davvero sembra una strada fuori mano dell’Ohio e non il centro deserto di Torino, il posto in cui si trovano due giovani ex compagni di cella, Berto il ragazzo di città e Talino il campagnolo nativo del Roero. Sono rispettivamente il protagonista, nonché voce narrante, e il deuteragonista del romanzo d’esordio di Cesare Pavese,...