A sorpresa, è arrivata la notizia della vittoria del Gran Prix de la Semaine de la Critique e il Prix Rivelato assegnato all’opera prima di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza «Salvo». Ambientato interamente tra Palermo e la campagna di Enna, il film vede protagonista un killer di mafia che durante un regolamento di conti si imbatte in Rita, sorella cieca dell’uomo che sta per assassinare. E qualcosa all’improvviso cambia. «È un premio – spiegano i due registi – che ripaga il lavoro di tutti, dalla produzione alla post produzione. Ci godiamo questo momento qui a Cannes che ci ripaga di cinque anni davvero duri». Il film – con la fotografia curata da Daniele Ciprì, vede protagonisti l’attore palestinese Saleh Bakri, già interprete di Elia Suleiman, l’esordiente Sara Serraiocco e vede nel cast anche Luigi Lo Cascio. Un lavoro sulla mafia con un briciolo di speranza: «Siamo entrambi palermitani – sottolinea Piazza – cresciuti a Palermo negli anni più duri. Per noi l’esempio di Falcone e Borsellino è stato assolutamente determinante e formativo; sia io sia Fabio abbiamo deciso di lasciare Palermo dopo le loro uccisioni. Ma torneremo a girare in Sicilia, come abbiamo già fatto per Salvo, dove abbiamo raccontato la nostra città, seppure mostrandola pochissimo. Abbiamo raccontato un’Italia che ha bisogno di credere in un miracolo per cambiare. Torneremo a girare le nostre storie, il nostro immaginario è tutto siciliano».