Santo Stefano: ore 9.37. Su Twitter, il vice premier Matteo Salvini pubblica un selfie: sta addentato una fetta di pancarrè con la Nutella. E scrive: «Il mio Santo Stefano comincia con pane e Nutella, e il vostro?».

Ai piedi dell’Etna, in quelle ore i pompieri stavano scavando ancora tra le macerie per assicurarsi che nessuno fosse rimasto sepolto dai crolli per il terremoto che, sei ore prima della foto goliardica postata dal ministro degli Interni, aveva gettato nel panico 120 mila persone che abitano nei sei comuni più colpiti dal sisma, buona parte costretta ad abbandonare le case per la paura; in 28 invece si stavano facendo medicare o assistere dai sanitari negli ospedali della piana di Catania. Un selfie che ha scatenato una pioggia di critiche. Anche perché qualche ora prima, invece, a Pesaro era stato ucciso il fratello di un pentito della ‘ndrangheta.

«Il mio inizia con il terremoto…», scrive Pietro su Instagram, rispondendo al vice premier. «A Catania c’è stato un terremoto, a Pesaro il fratello di un collaboratore di giustizia è stato ucciso dalla ’ndrangheta, gli italiani tirano la cinghia e io voglio un politico che faccia il politico», commenta un altro internatuta sui social. Ma la polemica è soprattutto politica. In prima fila il Pd. «Caro ministro Salvini c’è la città di #Pesaro sconvolta per l’omicidio di un uomo sotto protezione, fratello di un collaboratore di giustizia. Quando ha finito pane e Nutella vorremmo avere qualche informazione e rassicurazione. La ringrazio», scrive il sindaco dem Matteo Ricci.

All’attacco anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: «La protezione dei pentiti e dei loro parenti è fondamentale per combattere le mafie», scrive su twitter. E aggiunge: «Il ministro degli Interni che si fa selfie demenziali, per distrarre l’attenzione, ha paura e scappa dalle sue responsabilità». Rincara la dose Michele Anzaldi, deputato Pd: «Salvini chieda scusa ai cittadini siciliani e si rechi subito a Catania, invece di farsi i selfie con la Nutella.

Si ripete la vergogna della notte di Ferragosto, quando i soccorritori cercavano i corpi sotto le macerie del ponte Morandi a Genova e il leader della Lega festeggiava con una cena a base di pesce proprio in Sicilia». E Pietro Grasso, senatore di LeU, aggiunge: «Tu che hai fatto della sicurezza la priorità del Paese e del tuo programma di governo frequenta l’ufficio e prenditi le tue responsabilità: meno tweet e più dossier, la sicurezza dei cittadini dipende anche dalle tue decisioni». Duro anche Luigi De Magistris, sindaco di Napoli: «Mentre Salvini posta da guascone sui social il suo muso sporco di Nutella a colazione, donne e uomini del ministero dell’Interno scavano per il terremoto sull’Etna e altri sono alle prese con l’omicidio di un fratello di un collaboratore di giustizia. Difendiamo la cioccolata!».

Si affida ancora ai social, stavolta a Fb, il ministro per respingere le critiche usando toni ironici: «Avete dei problemi, ragazzi miei: se fanno opposizione criticando un ministro che mangia la Nutella, noi governeremo 20 o 30 anni. Ma io tiro dritto». E contrattacca: «Un pensiero ai politici e ai giornalisti di sinistra che vivono male anche durante le feste. Sapete oggi quale era il problema? Salvini che la mattina fa colazione con pane e Nutella mentre l’Italia soffre. Confesso questo mio enorme difetto, questo mio torto: mi piace la Nutella, la cioccolata, gli ovetti Kinder, la girella e qualche volta il gelato».