È l’omicidio colposo l’ipotesi di reato sulla quale indaga la procura di Modena per il caso di Salvatore Piscitelli, il 40enne morto in carcere ad Ascoli Piceno il 10 marzo scorso dopo essere stato trasferito già in condizioni critiche da Modena, in seguito a una delle rivolte che scoppiarono dietro le sbarre all’inizio della prima fase di lockdown per il coronavirus. Al Sant’Anna di Modena – 560 detenuti su una capienza di 369 – si verificò la sommossa più violenta delle decine che scoppiarono un po’ ovunque in Italia: cominciata l’8 marzo e definitivamente domata soltanto il 15, durante la...