Un atto gravissimo, evidente apologia del fascismo, rispetto al quale la magistratura non può rimanere indifferente. E’stato compiuto nel pomeriggio di sabato 1 settembre a Sassari durante i funerali di Giampiero Todini, docente universitario di Storia del diritto italiano, sul sagrato della chiesa di San Giuseppe, che si apre su una via del centro. È tutto documentato dal video postato su Facebook dal figlio dello stesso Todini.

DAPPRIMA un tricolore con lo stemma dell’aquila romana viene adagiato sulla bara da Andrea Farris, responsabile della sezione sassarese di Casa Pound. Poi si sente una voce fuori campo: «Camerati, attenti». Il drappello che partecipa alla cerimonia scatta battendo i tacchi. Poi di nuovo la voce fuori campo: «Onore al professor Giampiero Todini». Qualche secondo di silenzio e ancora la voce che urla: «Camerata Giampiero Todini». I camerati rispondono con il saluto romano e con il grido «Presente». Così per tre volte. Quindi, sempre fuori campo, si sente: «Camerati, riposo». E loro prima smontano l’attenti e poi, a un nuovo ordine della voce che dice «Camerati, in libertà», sciolgono la formazione. Il tutto sempre accanto alla bara di Todini.

IL PROFESSORE non ha mai fatto mistero della sua fede fascista. Questo non ha impedito che, nel 1987, l’allora Capo dello Stato Francesco Cossiga gli conferisse l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica, e poi, nel 1991, quella di Commendatore. La cerimonia funebre fascista è stata autorizzata dalla famiglia del docente. Il video lo ha filmato il figlio Luigi, giornalista, che alle politiche del 4 marzo è stato candidato in Sardegna con Casa Pound nel collegio unico del Senato.

NEL POST su Fb che accompagna le immagini Luigi Todini scrive: «Questa mattina hai lasciato la vita terrena. Una vita vissuta per la Famiglia, per il Lavoro, per il Sacrificio e la coerenza di vivere secondo uno Stile. Sei stato e sarai un Esempio. Non è un addio, ma un arrivederci. Un giorno ci riabbracceremo nei Campi Elisi, verso i quali hai appena intrapreso il tuo viaggio. Che gli Dei ti accolgano con benevolenza nella gloria che meriti».Il video ci ha messo poco a girare attraverso il web. Ed è scattata la reazione, di sdegno e di allarme.

TRA I PRIMI a intervenire il Presidente del consiglio regionale della Sardegna Gianfranco Ganau, Pd, ex sindaco di Sassari: «Quanto è accaduto a San Giuseppe è inaccettabile. Siamo in presenza di un atto di apologia del fascismo che non può essere tollerato. Spero in un pronto intervento delle autorità competenti. Il fascismo è stato un periodo tristissimo della nostra storia ed è stato sconfitto definitivamente dalla Resistenza, che ha consegnato l’Italia ai valori democratici. Purtroppo il clima di intolleranza che stiamo vivendo facilita questi rigurgiti. La nostra vigilanza dev’essere altissima». «Sassari e la Sardegna » aggiunge il presidente della regione, Francesco Pigliaru « non meritano lo spettacolo offerto da un gruppo di nostalgici condannati dalla storia e messi fuori legge dalla nostra Costituzione».

FERMA nel rivendicare i valori dell’antifascismo, l’Anpi: «Nessun episodio che si ispiri al ventennio mussoliniano deve essere tollerato. In un momento di crescente diffusione, a livello nazionale e internazionale, di ideologie neofasciste, è necessario che le istituzioni, magistratura compresa, contrastino questi fenomeni senza esitazioni».