Campania ancora osservata speciale: ieri 1.261 positivi (68 con sintomi) su 14.222 tamponi. Tre i deceduti e 148 i guariti. Sono 67 i posti di terapia intensiva occupati sui 110 attivi; 786 i posti di degenza ordinaria occupati su 820 complessivi. Così il presidente della regione De Luca, ha annunciato nuove misure: «Nel weekend di Halloween chiuderemo tutto alle 22. Non sarà consentita la mobilità. Potremmo decidere un blocco della mobilità dopo la mezzanotte anche prima di quel weekend. Sentiremo il Viminale: se decidiamo, occorreranno controlli rigorosi». Stop alla movida per tenere aperte le altre attività.

Il governatore è poi tornato sulla chiusura delle scuole per 15 giorni con alunni impegnati sulla didattica a distanza, una misura che gli è costata un mare di critiche a partire dal premier Conte: «Su richiesta dei sindaci, ci sarà la scuola in presenza da 0 a 6 anni. La decisione che ho preso giovedì avrà effetti fra 20 giorni, ma andava fatto. Abbiamo consultato epidemiologi, organizzazioni economiche e sindacali, i ministri dell’Università, Salute, Interno. Serve a ridurre gli assembramenti e frenare il contagio sui mezzi di trasporto». De Luca promette di utilizzare le due settimane per aumentare di un terzo la dotazione di bus in circolazione utilizzando i privati, 4 milioni di euro da spendere per aiutare i comuni.

Famiglie e commercianti sono sul piede di guerra: «Stiamo vedendo come mettere a punto misure di agevolazione per i genitori – spiega -. Siccome andremo verso misure che avranno ricadute su settori economici, iniziamo a lavorare per un piano socioeconomico di aiuto e sostegno, di integrazione al reddito per chi avrà danni. Soprattutto se ci saranno altre chiusure. Lo annuncio al governo perché lo metta in piedi».

Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, ieri ha attaccato De Luca: «La Campania prima del Covid aveva 335 posti letto di terapia intensiva. Il governo, attraverso il commissario Arcuri, ha inviato 231 ventilatori per le terapie intensive e 167 per le sub intensive. Oggi risultano attivati 433 posti, devono essere 566». La replica: «Il problema non sono i posti ma la carenza di anestesisti per farli funzionare. Abbiamo chiesto alla Protezione civile 800 medici, sono arrivati 17 anestesisti».

Da ieri sono cominciate le misure drastiche per riorganizzare la rete ospedaliera: «Siamo costretti a eliminare tutta una serie di attività secondarie – ha spiegato ancora De Luca -. Garantiremo solo le emergenze estreme che riguardano problemi cardiologici, infarti, ictus, politrauma delicati, malati oncologici, i punti nascita». Le prime note con la sospensione dei ricoveri programmati sia medici che chirurgici sono arrivate dall’Asl Napoli 1 e Napoli 3 sud. L’obiettivo è raggiungere 1.651 posti letto dedicati al Covid19: 991 di degenza ordinaria, 359 di terapia subintensiva e 301 di rianimazione.