Il linguaggio è tecnico. «Ottimizzazione dei costi», «razionalizzazione del perimetro industriale», «competitività». La realtà è molto più brutale: chiusura entro il 2022 di una fabbrica sull’Appennino bolognese, la SaGa Coffee di Gaggio Montano, fine di 220 posti di lavoro, delocalizzazione della produzione in Romania. A deciderlo la multinazionale italiana Evoca, controllata dal fondo americano Lone Stars. Un disastro per le lavoratrici bolognesi – l’80% della forza lavoro è fatta da donne operaie – impegnate nella costruzione di macchine da caffè per bar, ristoranti e mense. «Semplicemente una catastrofe», dice Primo Sacchetti della Fiom-Cgil, che il territorio lo conosce bene e...