Sabato sarà sciopero in tutti i supermercati Auchan. L’azienda ha infatti confermato la procedura di licenziamento collettivo per 1.426 lavoratori su tutto il territorio nazionale e la disdetta della contrattazione integrativa aziendale. Decisioni che hanno portato Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, a proclamare l’astensione dal lavoro per il 9 maggio.

Con 49 punti vendita su tutto il territorio nazionale e circa 11.400 dipendenti, la multinazionale francese della grande distribuzione ha deciso di affrontare una generale condizione di crisi, scaricando il costo sulle lavoratrici e sui lavoratori. «Un atto gravissimo e senza precedenti», commenta Fabrizio Russo, segretario nazionale della Filcams Cgil che segue la vertenza.

Una delle “scuse” addotte da Auchan è la concorrenza sleale dei competitor al Sud: non applicazione del contratto nazionale, part-time che lavorano full time. Per questo delle dieci regioni interessate dalla procedura, ben 700 licenziamenti sono concentrati nel Mezzogiorno, di cui circa 270 negli ipermercati della Sicilia, più di 200 in Campania, 150 in Puglia e quasi 100 tra Abruzzo e Sardegna.

Coinvolti anche diversi punti vendita del Nord Italia dove i lavoratori colpiti dalla procedura sono più di 500, tra Veneto, Piemonte e Lombardia, regione nella quale i licenziamenti annunciati da Auchan sono più di 300, anche in considerazione della prevista chiusura di un ipermercato.