La Cassazione ha respinto il ricorso di Ryanair, e così resta in Italia, davanti al giudice del lavoro di Velletri, la causa promossa dalla Fit Cisl per comportamenti antisindacali nei confronti della compagnia aerea low cost guidata da Michael O’Leary.
Ryanair che applica a dipendenti e equipaggi contratti di lavoro irlandesi – anzi letteralmente dei «regolamenti aziendali» e quindi il sindacato anni fa l’aveva citata in giudizio. La decisione è stata presa l’8 gennaio, e la sentenza è stata depositata lunedì: le Sezioni Unite civili della Cassazione hanno respinto il ricorso di Ryanair che sosteneva la giurisdizione dell’Irlanda in base al regolamento comunitario 44 del 2001.

Nel marzo 2011 il giudice di Velletri si era dichiarato incompetente rispetto alla causa intentata dalla Fit Cisl, a favore del foro irlandese. Il sindacato aveva fatto ricorso, e la Corte di appello di Roma, nel febbraio 2013, aveva ritrasferito il giudizio a Velletri, tribunale competente facendo Ryanair base all’aeroporto di Ciampino. Quindi il ricorso dell’azienda, che lunedì è stato respinto dalla Cassazione.

«Ryanair nega al proprio personale di volo basato in Italia persino i diritti fondamentali previsti dalla vigente disciplina del lavoro – commenta Emiliano Fiorentino, coordinatore nazionale Fit Cisl – La compagnia vieta ai propri dipendenti di iscriversi ai sindacati, riconoscendo come unico interlocutore un sindacato interno rigorosamente filoaziendale. Inoltre non esistono contratti, ma semplici regolamenti basati sul diritto irlandese, che non prevedono le stesse tutele sociali di cui beneficiano i lavoratori italiani».

«Ryanair – dice ancora Fiorentino – ha undici basi operative in Italia, dove piloti e assistenti di volo sono retribuiti a cottimo, con rapporti di lavoro spesso instaurati tramite agenzie interinali estere, per non pagare tasse e contributi nel nostro Paese. In questo modo non solo si distorce la concorrenza, sfruttando una minore imposizione fiscale, ma si danneggiano i dipendenti sotto il profilo previdenziale e assistenziale».