«Ieri è stata una giornata triste per la democrazia in Russia» dice un redattore di Novaya Gazeta, la storica testata di Anna Politkovskaya, abbandonando il tribunale. I 4 giovani che dovevano essere le vittime sacrificali di questo Black friday della repressione moscovita, sono stati tutti condannati ma grazie alla mobilitazione del movimento le sanzioni sono state meno pesanti di quello che si poteva prevedere alla vigilia. A Tver, poco lontano da Mosca, è stato condannato il 32enne Pavel Novikov. Secondo gli investigatori aveva colpito un poliziotto con una bottiglia di plastica sulla testa e su un braccio durante una delle manifestazioni estive.

L’accusa chiedeva 3 anni di prigione, se l’è cavata con 15 mila euro di multa che i suoi compagni che affollavano l’aula hanno già iniziato a raccogliere. A Mosca invece Vladimir Emelyanov reo di aver fatto violenza a un poliziotto in borghese, dovrà stare 2 anni in libertà vigilata. Durissima invece la condanna contro Nikita Chirtsov un giovane che si arrangia montando computer: per aver spinto un poliziotto un parapiglia dovrà scontare 2 anni di galera.

Ma la tutta l’attenzione era per la sentenza del caso di Egor Zhukov, 21enne blogger dell’opposizione con 160 mila followers e studente modello di scienze politiche. L’accusa voleva per lui 4 anni di colonia per «aver lanciato appelli a svolgere attività estremiste con l’obiettivo di rovesciare l’ordine costituito attraverso video pubblicati su YouTube».

In dibattimento neppure il perito del Fsb era riuscito a rintracciare «estremismo» nei video di Zhukov, tuttavia la giuria gli ha inflitto lo stesso 3 anni di detenzione con la condizionale. Ad attendere l’esito sulla strada centinaia di suoi compagni di università. «La lotta continua!» ha gridato tra gli applausi Zukhov uscendo.

L’altro ieri il suo appello alla corte aveva commosso tutta la Russia che non si arrende. «L’attuale situazione in questo paese distrugge ogni possibilità di prosperità umana. Il 10% dei russi più ricchi detiene il 90% della ricchezza del paese. Alcuni di loro, ovviamente, sono cittadini rispettabili ma la maggior parte di quella ricchezza è stata ottenuta attraverso la palese corruzione» ha sostenuto Egor con una prosa che a molti ha ricordato le liriche dei rivoluzionari decabristi.

«La nostra società è divisa in due livelli da una barriera impermeabile. Tutti i soldi sono concentrati nella parte superiore (…) in fondo, tutto ciò che rimane è la disperazione, e non è un’esagerazione. Poiché capiscono che non possono sperare in niente e capiscono che, non importa quanto duramente ci provino, gli uomini russi tirano fuori tutta la loro furia contro le mogli, bevono a morte o si impiccano». La Russia ha il più alto tasso di suicidi maschili al mondo… e di conseguenza, un terzo di tutte le famiglie in Russia sono madri single con figli. E quindi voglio chiedervi, Vostro Onore, è così che difendete i valori tradizionali e la famiglia?” ha accusato il giovane.