La Russia è tristemente balzata agli onori della cronaca per la guerra contro l’Ucraina, un conflitto che sta interessando l’opinione pubblica mondiale e che conta ogni giorno preoccupanti bollettini di morti e feriti. La storia di questa nazione però non è soltanto scandita da scelte discutibili dei suoi governanti, ma da una tradizione fiorente di musica, arte e letteratura che, malgrado la «cancel culture» che imperversa anche nelle nostre università, non può e non deve essere cancellata bensì divulgata e studiata tra Majakovskij e Dostoevskij, tra Tarkovskij e Ejzenshtejn. Sono versi, immagini, musica potenti, come quelle immortali di Mikhail Glinka,...