Nei giorni scorsi era in corso a Pechino un trilaterale tra i ministri degli esteri di Russia, Cina e India. Gli incontri avevano finalità economiche e geopolitiche generali, ma naturalmente si è discusso anche di Ucraina.

I tre ministri degli esteri hanno rilasciato un appello congiunto a «tutte le parti coinvolte nel conflitto interno all’Ucraina a esercitare contenimento e aderire agli accordi di Minsk», come ha riassunto all’agenzia di stampa Itar-Tass Sergei Lavrov.

Lavrov ha prima incontrato la sua controparte indiana Shuma Swaraj, poi si sono riuniti con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, per discutere, secondo i punti dell’agenda della riunione, della situazione nella regione del Pacifico, sicurezza globale inclusi Siria, Iraq, l’Is, e della situazione in Ucraina.

Il ministro degli esteri russo ha rilasciato altre dichiarazioni a proposito della guerra in corso nell’ex repubblica sovietica. Le parole del presidente americano Barack Obama in una recente intervista della Cnn a proposito dell’importanza strategica in Europa dell’Ucraina, confermerebbero il fatto che «gli Usa sin dall’inizio erano coinvolti nel colpo di Stato in Ucraina che il presidente Obama ha definito “passaggio del potere”».

E ieri un invito alla pace è arrivato anche da Mosca, da Vladimir Putin. Il presidente russo «chiede a tutte le parti coinvolte nel conflitto di mettere fine urgentemente alle azioni militari e a qualsiasi altra manifestazione di violenza», secondo quanto riportato dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.