Presentata la XXXIV edizione del Romaeuropa Festival – REF – in programma a Roma dal 17 settembre al 24 novembre. Sotto il titolo «Landscapes» propone il racconto del paesaggio stratificato del mondo, di una complessa geografia del contemporaneo attraverso un cartellone di danza, teatro, musica, arte e linguaggi digitali. Ancora una volta numeri monster: 377 artisti, provenienti da 27 Paesi, protagonisti di 126 eventi in scena in 22 palcoscenici. Doppia anche l’inaugurazione con due prime italiane: la brasiliana Rodrigues, ospite per la prima volta a REF, sarà in scena con Furia all’Auditorium Parco della Musica (fino al 19 settembre) e l’anglo-bengalese Khan al Teatro Argentina (18-20 settembre) con Xenos. «Credevo che la danza e l’arte fossero lontane dalla politica, ma da quando sono nati i miei figli ho cambiato idea: il movimento è di per sé un atto politico, la danza trasforma la speranza in azione. Ecco perché in Xenos racconto i soldati indiani che hanno combattuto per gli inglesi nella Prima Guerra Mondiale: un milione e mezzo di persone il cui contributo è stato cancellato. La storia del resto la scrivono gli uomini bianchi», spiega Khan, che in questo suo ultimo «solo» sarà sul palco con alcuni musicisti.

SARANNO venti i luoghi della città dove troveranno spazio gli eventi di Romaeuropa con l’aggiunta di un allestimento urbano di 190 stendardi realizzati da Valeria Crociata), con appuntamenti selezionati dal direttore artistico Fabrizio Grifasi. Accanto alle opere di Jan Fabre e al murale realizzato in piazza Orazio Giustiniani da Pascale Marthine Tayou come opera site specific da «regalare» a Roma, anche la prima nazionale della nuova composizione classica di Thom Yorke nel concerto di Katia e Marielle Labèque, il ritorno di William Forsythe, lo spettacolo di Milo Rau Orestes in Mosul e quello di Ascanio Celestini Barzellette (entrambi in prima nazionale) e poi laboratori per bambini. Chiusaur con il concerto di Ryuichi Sakamoto (con Alva Noto), che ricorderà Bernardo Bertolucci con uno speciale omaggio, al pianista Chassol e alla cantante Fatoumata Diawara