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Roma, un furto mette in pericolo Sparwasser

Roma, un furto mette in pericolo SparwasserL'ingresso del circolo Arci al Pigneto (Roma)

Pigneto Rubato tutto quello che c'era all'interno del noto circolo Arci nella notte tra domenica e lunedì. I ragazzi hanno aperto un crowdfunding per far continuare le attività sociali e culturali

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 29 febbraio 2020

Un furto mette in pericolo le tante attività sociali e culturali di uno spazio attivo e riconosciuto nel cuore del quartiere romano del Pigneto. È successo nella notte tra domenica e lunedì, dopo le 2, al circolo Arci Sparwasser. Ad alcuni il nome sembrerà singolare, ad altri farà immediatamente ricordare la mezzala Jürgen Sparwasser che il 22 giugno 1974 al settantottesimo minuto di una partita di calcio diversa dalle altre stoppò di petto, tagliò l’area e insaccò la palla di destro: Germania Est 1 – Germania Ovest 0.

«Ci hanno rubato tutto: strumentazione, mixer, microfoni, soldi, alcune tra le più costose bottiglie di superalcolici e persino le patatine e un rotolone di carta», hanno scritto le ragazze e i ragazzi di Sparwasser. Sono 26 nel direttivo di un’associazione che conta circa 5 mila soci. Molti tra quelli più attivi vengono dall’esperienza del sindacato degli studenti Link. Hanno inaugurato il circolo il 23 novembre 2015 e da allora hanno ospitato oltre mille concerti, eventi culturali e di dibattito, presentazioni di libri. Tutti a ingresso gratuito, con l’incasso del bar destinato interamente, come in molte altre associazioni e spazi sociali romani, a sostenere le attività rivolte al pubblico.

A Sparwasser sono molte e di vario tipo. C’è un corso di italiano per stranieri e un doposcuola aperto a tutti gli studenti di superiori ed elementari. C’è la raccolta vestiti per l’emergenza freddo e lo sportello di assistenza ai lavoratori con partita Iva. Da un po’ di tempo, poi, ci sono i corsi di formazione per docenti sui temi dell’antifascismo e delle questioni di genere. Accanto a queste, ci sono altre attività più ricreative come la «Poetry slam», in cui poeti rampanti si sfidano a suon di versi, e il «caffè delle lingue», dove si chiacchiera combinando idiomi del mondo. E ancora il teatro della «Stand up commedy» e le canzoni del karaoke.

«Non crediamo sia stato un attacco politico, ma un semplice furto – dice Diana Armento, una delle animatrici dello spazio – Il problema è che noi qui siamo tutti volontari, non abbiamo capitali per riacquistare le strumentazioni e mettere in sicurezza il posto. Quindi siamo in difficoltà. Abbiamo aperto un crowdfunding sul sito di produzionidalbasso.com per poter andare avanti, altrimenti saremo costretti a chiudere». L’obiettivo della raccolta è di 15mila euro. In tre giorni è stata quasi raggiunta la metà. Segno che c’è voglia che Sparwasser continui a correre.

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