Continua la battaglia dei consultori di Roma. Un percorso che ha origine dalle assemblee delle donne dei consultori della Asl Roma 2, e che punta ad estendersi ad altre circoscrizioni e a chiunque abbia a cuore il destino di questi spazi. Presidi sanitari pubblici e laici si, ma non solo. Anche luoghi di incontro, confronto, formazione. Cosi nascono storicamente i consultori e proprio queste funzioni sociali vorrebbero vedere valorizzate le donne che si stanno mobilitando.

DUE SETTIMANE FA c’era stata un’assemblea pubblica nella quale erano emersi gli obiettivi comuni e l’intenzione condivisa di dar vita a una lotta duratura. “Agitazione permanente” è stato il mantra della recente ondata di proteste femministe del movimento Non Una Di Meno, e le donne dei consultori, che in gran parte attraversano questo movimento, vogliono rendere concreta questa indicazione.

A COMINCIARE DA DOMANI dalle ore 10 a Largo Agosta partirà un corteo per le strade del quartiere Centocelle “che rompe il traffico prenatalizio per denunciare lo stato di impoverimento in cui versano i consultori, presidi territoriali fondamentali per la salute e il benessere delle donne” come si legge nel volantino di convocazione. Ma nel frattempo si lavora già al prossimo passo, un presidio il primo febbraio alla Regione Lazio, per richiedere un tavolo con istituzioni e direzioni Asl nel quale discutere un elenco di idee e proposte sul futuro dei consultori.

TRA GLI OBIETTIVI PRIMARI delle manifestanti c’è lo sblocco del turn over: la sostituzione dei professionisti che vanno in pensione con nuovi assunti, in particolare psicologi, assistenti sociali e mediatori culturali, figure che arricchiscono il ruolo degli ambulatori ben oltre il servizio medico. Altro punto focale è il rilancio dei programmi indirizzati alle più giovani, assieme ad un piano di interventi diretti nelle scuole per riallacciare un dialogo, una trasmissione di saperi, che fornisca orientamento sulla sessualità ma anche sull’affettività, fuori da stereotipi e pregiudizi.

“LA NOSTRA LOTTA per i consultori è parte di un sollevamento più ampio che in Italia e nel mondo vede protagoniste le donne, per questo domani saremo in piazza con tutte e tutti coloro che ogni giorno lottano per i propri diritti come quello alla salute” dice Rita Cordonesi, tra le organizzatrici del percorso.