Le tensioni sui vigili romani non si sono ancora spente: ieri un incontro al Campidoglio tra la dirigenza e i sindacati, sul tema più generale del salario accessorio e sulla vertenza che interessa tutti i dipendenti pubblici.

Ma per oggi è prevista un’assemblea generale dei controllori del traffico, dalle 11 alle 17, e si teme soprattutto per la gestione della giornata di domenica, quando la capitale ospiterà il derby.

Per quanto riguarda sia l’assemblea di oggi, che la possibile astensione dagli straordinari già annunciata per domenica, il comandante Raffaele Clemente ha spiegato che il Comune non ha timori per la gestione di entrambi gli eventi: «Faremo il servizio in maniera ordinaria, faremo di tutto per farlo, non lasciando nulla di intentato in questo senso», ha detto riferendosi a Roma-Lazio.

E sull’assemblea di oggi: «Io non temo un accidente. Sono libertà sindacali e le libertà sindacali non minacciano nessuno, sono una garanzia dei lavoratori». Sui provvedimenti disciplinari per gli agenti assenti a Capodanno, subito dopo Clemente ha affermato: «Noi di questa storia parleremo solo per atti formali. In questo momento stiamo lavorando, non annunciamo niente».

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, dal canto loro, ieri hanno presentato al Comune una proposta di modifica del contratto unilaterale imposto l’anno scorso (non fu firmato dalle organizzazioni dei lavoratori) ed entrato in vigore dall’1 gennaio: «L’applicazione dell’atto unilaterale sta già generando disservizi, soprattutto in alcuni settori, per le difficoltà operative di porre in essere nuove regole in assenza di specifiche direttive – hanno spiegato le tre sigle – Per questo abbiamo informato il sindaco della natura delle nostre proposte, del valore di un nuovo contratto integrativo costruito comunque su principi di efficienza e valorizzazione delle professionalità, valori per i quali abbiamo la convinzione sia possibile costruire un documento condiviso».

Sulla questione dei vigili ieri è intervenuto anche Raffaele Cantone, presidente dell’Anac (autority contro la corruzione), a margine di un’audizione al Senato: «Sui comportamenti specifici non mi sento di dire nulla in particolare – ha detto – Noi siamo intervenuti come Anac su richiesta specifica dei sindacati, che chiedevano se fosse legittimo il provvedimento della rotazione. Io continuo a sostenere e ritengo che la rotazione sia un sistema corretto, che garantisce l’imparzialità della pubblica amministrazione. Secondo me non è affatto un sistema punitivo, ma anzi tutela la trasparenza».

«Non so se quella – ha detto infine Cantone riferendosi a quanto avvenuto il 31 dicembre – sia stata una protesta contro questo meccanismo (la rotazione anti-corruzione, ndr), così come dicono i giornali, non ho altri elementi. Però se quella è stata una protesta è stata fatta con metodi illegittimi perché il certificato medico è un atto pubblico e chi dovesse avere utilizzato un certificato medico non corretto ha commesso un reato».