Carmela attraversa Napoli che sembra una tempesta, sempre di corsa, sempre con qualcosa da fare, e soprattutto sempre in guerra contro la miseria, contro quel precariato al limite della legalità i cui confini sono molto incerti, contro i servizi sociali che le stanno addosso, minacciano di portarle via la figlia, Maria, una ragazzina silenziosa che non si capisce mai cosa le passa per la testa – dice sconsolata la preside a Carmela quando la piccola manda all’ospedale un compagno di classe. Anche a Carmela non parla, anzi non la vuole, le preferisce la madre, sua nonna, vivono tutte e tre...