È ormai opinione condivisa che la categoria della «crisi» sia penetrata a tal punto da diventare uno strumento di controllo e di disciplinamento di stampo ordoliberista. Per rispondere alla crisi si impone l’austerity e si limitano i meccanismi democratici; si smantella il welfare e si rimuovo diritti sociali consolidati. La crisi si presenta dunque come liquefazione della modernità statuale alimentando il vivace dibattito sulla ricerca della «terza via» del comune. Come emerge dalla lettura di Rispondere alla crisi. Comune, cooperazione sociale e diritto (ombre corte, pp. 154, euro 14), lo sviluppo di nuove pratiche di resistenza interroga i caratteri della...