«Bene, bravi, bis. Mentre Roma Capitale ed Ama continuano a pulire, quotidianamente, le aree che si trovano davanti agli ospedali cittadini, il segretario del Pd Nicola Zingaretti, dalla sua comoda poltrona di Governatore del Lazio, la Regione e le Asl collegate, soffiano sul fuoco di un allarmismo sinceramente inspiegabile».

Ok, ora si può dire tutto del M5S romano tranne che non abbiano il senso del comico, come dimostra questo post lanciato in rete ieri.

D’altronde, se la ministra della Salute Giulia Grillo è riuscita a tranquillizzare i cittadini romani ormai proiettati verso un orizzonte alla Idiocracy (il film cult di Mike Judge), affermando che l’evidente emergenza igienica in cui versa la capitale non comporta alcun rischio per la salute pubblica, e se la sindaca Virginia Raggi è riuscita a inventarsi un «siamo #SottoAttacco» dopo un rogo appiccato nella notte ad «una grossa quantità di rifiuti plastici in un terreno privato in via Teano, zona Prenestina», allora tutto si può dire.

Però, nel dare conto della mozione che il M5S ha fatto passare all’unanimità in Campidoglio per scongiurare l’ipotesi avanzata dalla Regione di una nuova discarica di servizio a Pian dell’Olmo (Zingaretti risponde che «il cuore del problema è la carenza di impianti per il trattamento dell’indifferenziata»), va riportato un dato che tutti possono verificare di persona: a Roma non c’è solo un problema di raccolta. Anche a cassonetti vuoti, le aree rimangono piene di sacchetti. E da settimane in alcune zone della città la pulizia delle strade deve essere stata sospesa. Per iniziativa di chi, non è dato sapere.