Come rappresentanti di un nutrito gruppo di studenti italiani bloccati in una situazione di limbo e impossibilitati a recarsi in Giappone per proseguire gli studi da più di un anno ormai, desideriamo rivolgere questo appello alle autorità competenti.

Da marzo 2020 il Giappone ha attuato una politica estremamente rigida di controllo sugli ingressi di stranieri nel Paese, impedendo il rilascio del visto per importanti categorie quali studenti, ricercatori e lavoratori. Le eccezioni a tali regole sono state esigue, nonostante un breve periodo di rilassamento delle restrizioni attuato tra ottobre e dicembre 2020: periodo che, purtroppo, è stato bruscamente interrotto dall’allarme suscitato dalle varianti di COVID-19 che ha nuovamente portato ad una chiusura pressoché totale del Paese nei confronti degli stranieri.

Questa situazione è diventata insostenibile sotto molti aspetti: molti studenti si sono viste annullate prestigiose borse di studio, molti altri si vedono costretti a seguire lezioni notturne presso le università nipponiche a causa delle notevoli differenze di orario, altri ancora hanno perso per sempre occasioni irripetibili di studio e lavoro in Giappone, rendendo vani anni di impegno e sacrifici.

Nonostante le continue sollecitazioni e richieste di chiarimenti rivolte alle autorità giapponesi attraverso ogni canale istituzionale e mediatico possibile, tra cui le numerose sollecitazioni sollevate anche attraverso l’Ambasciata Italiana a Tokyo e la Delegazione Europea in Giappone, ad oggi nessun risultato significativo è stato raggiunto: nessuno sa dire quando e come verranno revocate almeno parzialmente queste rigide leggi di controllo sull’immigrazione nel Paese.

Per creare consapevolezza sulla nostra condizione e, auspicabilmente, tentare di instaurare un dialogo bilaterale con il Giappone per la ripresa dei mutui scambi internazionali in entrata e in uscita abbiamo creato varie petizioni, raggiungendo sempre cospicui numeri di firmatari.

Vi chiediamo di appoggiare la nostra istanza e di aiutarci a far crescere tali petizioni, in modo tale da poterle sottoporre alle competenti istituzioni affinché si raggiunga un accordo che permetta nuovamente l’ingresso di studenti e ricercatori in Giappone. La prima petizione, sul sito di change.org, diretta in particolare al Ministero degli Esteri e al Ministero dell’Educazione nipponici, si concentra sull’accettazione di studenti stranieri nel Paese. La seconda, organizzata da un gruppo di ricercatori di fama internazionale e scritta sotto forma di lettera aperta diretta al Ministro della Giustizia Taro Kono, intende far prendere atto della grave situazione di svantaggio in cui si trovano ormai da mesi moltissimi accademici i cui interessi di ricerca si concentrano in Giappone.

I link da seguire per supportare la nostra causa sono i seguenti:

Petizione change.org:
https://www.change.org/p/ministry-of-foreign-affairs-japan-allow-foreign-students-to-enter-japan

Open – letter a favore di ricercatori e studiosi del Giappone (può essere firmata anche da esterni)
https://the.organise.network/campaigns/teamup-letter-by-concerned-scholars-regarding-japan-s-border-closures