A poche settimane dal centenario de l’Unità ricompare quasi d’incanto l’archivio storico del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, poi organo del Partito comunista italiano. La sua storia è travagliata allo stesso modo del giornale, caduto prima in una crisi profonda, affossato poi da Matteo Renzi e i suoi sodali, da quasi un anno rinato sotto forma di fanzine semi clandestina edita dall’imprenditore Alfredo Romeo (prima scelta di Renzi) e diretto da Piero Sansonetti con una minuscola redazione da cui sono stati fatti fuori tutti gli ex giornalisti e i lavoratori, senza stipendio e ammortizzatori dal 2017. Prima del fatidico 12...