Firmato ieri dal premier Giuseppe Conte il dpcm con le misure anti Covid in vigore fino al 5 marzo. Nelle regioni in area gialla le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) saranno aperte fino alle 18, il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone, salvo che siano tutti conviventi; le consegne a casa sono consentite fino alle 22. Vietata la vendita d’asporto dopo le 18 per i bar e gli esercizi senza cucina, ma anche per i commercianti specializzati nella vendita di bevande.

L’ULTIMA PARTE della misura non piace alle regioni: il governo l’ha attenuata limitando il divieto a bevande e alcolici per impedire che si formino gruppi di ragazzi vicino ai locali. «Condividiamo la quasi totalità delle misure nel dpcm – ha spiegato Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle regioni – ma non quella sull’asporto. Per evitare gli assembramenti occorre intensificare i controlli. Lo stop all’asporto rischia di dare un ulteriore colpo a chi sta facendo parecchia fatica».

Nelle zone gialle musei aperti dal lunedì al venerdì ma «restano sospesi su tutto il territorio nazionale gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto. Sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso». Vietate anche le feste per cerimonie, sagre, fiere e congressi in presenza.

ALTRA NOVITÀ l’area bianca (senza le restrizioni delle altre zone ma con il rispetto del distanziamento) ma solo per le regioni con Rt sotto l’1, rischio «basso» e un’incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti. Inoltre, è stata predisposta una piattaforma nazionale, affidata al commissario Arcuri, per gestire il piano vaccinale: servirà per le attività di tracciamento e distribuzione di dosi e materiali necessari alla somministrazione. Le regione che non hanno già l’infrastruttura, potranno utilizzarla per prenotazioni, registrazioni e certificazioni. Bloccata (ma solo fino al 15 febbraio) la mobilità anche tra regioni in fascia gialla, salvo motivi di lavoro, necessità o salute. Altre misure prevedono, nei festivi e prefestivi, negozi chiusi nei mercati, centri commerciali e gallerie a eccezione di farmacie, parafarmacie, alimentari, tabaccai, edicole e librerie.

IMPIANTI SCIISTICI chiusi fino al 15 febbraio. Critico l’ex campione azzurro Kristian Ghedina: «La gran parte del lavoro si fa fino al 10 gennaio, aprire tra un mese è una presa in giro. C’è chi dice, e lo penso anch’io che ho una scuola sci a Cortina, che a questo punto non convenga aprire». Possono però utilizzare gli impianti gli atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal Coni e dal Comitato Paralimpico. «A partire dal 15 febbraio gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all’adozione di linee guida da parte della Conferenza delle regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico».

CHIUSI piscine, palestre, centri benessere e centri termali, fatta eccezione per le prestazioni riabilitative o terapeutiche. Consentita l’attività sportiva all’aperto (anche senza mascherina per chi fa sport da solo). L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini resta condizionato al divieto di assembramento. Confermato il coprifuoco per tutti alle 22 e la possibilità di fare visita in una casa privata per massimo due persone (con minori di 14 al seguito). A bordo dei mezzi pubblici su gomma e ferro «è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50%». In zona arancione si potranno raggiungere le seconde case solo all’interno dello stesso comune, in area gialle entro i confini regionali.

I CONCORSI: sono sospese le prove preselettive e scritte delle procedure pubbliche e private, a esclusione dei casi in cui la valutazione sia effettuata in base al curriculum o in modalità telematica. Esclusi dal divieto i concorsi per il personale sanitario o della protezione civile. Sono pure consentite «le prove selettive dei concorsi banditi dalle Pubbliche amministrazioni nei casi in cui è prevista la partecipazione di massimo 30 candidati per ogni sessione o sede di prova». Le commissioni possono correggere le prove scritte con collegamento da remoto. Restano bloccati, fino al 5 marzo, gli ingressi da Gran Bretagna e Irlanda ma possono ripartire le crociere di navi italiane.