«Rivendichiamo il diritto alla lotta, il diritto alla Resistenza, per proseguire la battaglia in corso da oltre 22 anni per la difesa del territorio». Lo sottolinea il movimento No Tav, che ne discute domani a Bussoleno, al Teatro Don Bunino. Il convegno sarà anticipato da una passeggiata notturna, questa sera (partenza alle 21 da Giaglione), verso il cantiere della Maddalena, in compagnia di Giacu: il folletto No Tav, spirito della Clarea, rimasto dentro le reti del sito di Chiomonte. Giacu è visibile nell’oscurità, ma solo agli attivisti contro la Torino-Lione.

L’appuntamento di sabato inizierà alle 10 e sarà diviso in due sessioni. «Una giornata di dibattito e approfondimento sulle tematiche della lotta della Val di Susa, dalla campagna giudiziaria in corso all‘affermazione al diritto alla Resistenza». spiegano gli organizzatori.

Al mattino una tavola rotonda affronterà diversi aspetti. Dai reati contestati agli attivisti, con l’analisi degli avvocati del collegio di difesa No Tav, alle forme del controllo digitale e alla messa sotto accusa di Anonymus e di altri attivisti del web.

In programma anche la presentazione di un lavoro, di lungo periodo, sul ruolo dell’informazione nel conflitto valsusino. E, poi, l’intervento di Adriano Chiarelli, autore di Malapolizia, una controinchiesta sulle forze dell’ordine.

Il pomeriggio si aprirà con la presentazione del video prodotto dal centro sociale Askatasuna e dal Comitato di lotta popolare di Bussoleno, Fermarci è impossibile, sugli ultimi anni della lotta contro il treno crociato. A seguire, gli interventi di militanti impegnati nei movimenti e nelle campagne di difesa sociale: da Genova G8 al 15 ottobre romano, dalla campagna per l’amnistia sociale a quella sull’identificazione delle forze dell’ordine.

Via skype interverrà l’assemblea romana di Abitare nella crisi tra i promotori del 19 ottobre a Roma.