Via libera al referendum sul fine vita, la cui denominazione riformulata dalla Cassazione sarà «Abrogazione parziale dell’art. 579 del codice penale (omicidio del consenziente)». L’ufficio centrale del referendum passa il quesito alla Corte costituzionale che dovrà esprimersi sulla legittimità. Decisive le firme raccolte digitalmente, perché il conteggio delle sottoscrizioni cartacee regolari si è fermato poco sotto la soglia minima di 500mila. Via libera probabile in Cassazione anche per il referendum sulla legalizzazione della cannabis: l’ufficio centrale ha anticipato l’interlocuzione con i promotori sul testo del quesito malgrado la verifica delle firme (tutte digitali) sia ferma a 486.361 regolari. Con le firme che restano da esaminare è più che probabile che alla fine quelle ammesse supereranno di poco la soglia minima (potrebbero essere 502mila). Niente da fare invece per il referendum caccia: per la Cassazione ci sono meno di 120mila firme valide.