Rinviare in extremis il referendum costituzionale del 29 marzo. Il governo, che prima dell’emergenza Coronavirus aveva anticipato al massimo la data della consultazione sul taglio dei parlamentari, cercando in questo modo di garantirsi una stabilità, si avvia a prendere questa decisione, ora che l’epidemia ha cambiato anche le prospettive politiche. L’ultima indecisione riguarda il segnale che il paese darebbe all’estero, proprio adesso che la Farnesina annuncia una campagna per spiegare ai turisti che da noi tutto procede regolarmente. Cancellare con all’ultimo momento una votazione nazionale non offre esattamente l’immagine più serena. L’impossibilità di svolgere la campagna elettorale in almeno tre...