La proposta per il Recovery Fund avanzata ieri dalla Commissione europea – superiore per dimensioni finanziarie a quella franco-tedesca, che nei contenuti aveva segnato una svolta rispetto alle posizioni storiche della Germania – lascia intendere un cambiamento significativo rispetto alla visione economica e politica finora dominante nella costruzione europea. Sembra di essere di fronte ad un altro «effetto collaterale», questa volta positivo, del Covid-19 che pare stia rapidamente accrescendo nella classe dirigente dell’Unione europea la consapevolezza della necessità di una inversione di rotta rispetto alla visione che finora ha giocato negativamente nel processo unitario. Finora è stata La Bce, una...