Sarebbe fin troppo semplice spiegare il nuovo libro di Gianluca Barbera L’ultima notte di Raul Gardini (Chiarelettere, pp. 324, euro 18,60) come il romanzo di Tangentopoli o quale vita (spericolata), morte (sospetta) e miracoli (da boom economico) di un personaggio scomodo alla società italiana, soprattutto quella degli anni Ottanta e Novanta. L’autore è un intellettuale colto, raffinato, multiforme per cadere nella trappola del biopic sensazionalista. Eppure, fin dalla sua uscita, il testo è stato accolto proprio come fosse una resa dei conti (provvisoria) verso una stagione ambigua, contraddittoria, ipocrita della realtà politica, industriale, finanziaria di un Paese a un passo...