La teoria musicale adorniana ha sempre subito critiche severe e intransigenti. Vuoi per quel modo di fare filosofia della musica col martello, vuoi per il legame che il filosofo tedesco Theodor Adorno istituiva costantemente fra musica e dominio, i suoi giudizi sono spesso stati visti come tentativi tendenziosi di piegare l’estetica compositiva a esigenze di natura ideologica e politica, e le sue invettive nei confronti della musica leggera e le critiche ingenerose verso il jazz come il frutto di uno spiccato elitarismo aristocratico, come l’espressione di valori ormai inattuali. Tuttavia, «che il nostro tempo e la nostra musica siano diverse...