Nell’Italia che brucia a fuoco lento c’è qualcuno che per guadagnare 10 euro l’ora il lavoro se lo deve inventare, con attitudine criminale. Magari appiccando il fuoco per poi correre a spegnerlo con indosso l’uniforme dei pompieri. Complice lo Stato che invece di rimpolpare l’organico dei vigili del fuoco, numericamente inadeguato, assolda volontari pagandoli a prestazione. Una logica perversa: più incendi ci sono, più qualcuno ci guadagna. L’accusa contestata dalla polizia di Ragusa ha per teatro la Sicilia, luogo simbolo di un paese che sta andando in fiamme non solo per fatalità. E come protagonista una squadra di pompieri ausiliari...