Premessa. Con quella voce languida e profonda potrebbe cantare qualsiasi cosa, compreso l’elenco telefonico, e ne saremmo comunque catturati. Più cautamente, Rag’n’Bone Man si aggira dalle parti del soul classico con grande propensione per le ballad che mettono in luce la morbidezza e al contempo la potenza di emissione. Ma nulla è artefatto nella musica del trentaseienne cantautore e interprete americano, come dimostra anche il suo secondo disco – registrato per buona parte sotto la produzione di Mike Elizondo (Eminem, 50 Cent, Fiona Apple) nel suo studio nei dintorni di Nashville. E nonostante la difficoltà di bissare il successo di...