È uno dei cineasti più inquieti e brillanti del nuovo cinema latinoamericano, acuto osservatore delle trasformazioni del suo Brasile, esteticamente raffinato, politicamente visionario (e spesso profetico). C’è chi ne aveva individuato il talento già nel film di esordio Neighbouring Sounds e chi invece lo ha scoperto per la prima volta a Cannes nel 2016, quando Aquarius rincorreva la Palma d’oro con Sônia Braga nel ruolo della vita, ancora bellissima e sensuale, ultima resistente in un piccolo condominio fronte mare a Recife, preso d’assalto dalla speculazione edilizia. POI, QUEST’ANNO, sempre sulla croisette, Bacurau ha dato conferma di un’idea di cinema entusiasmante...