All’improvviso arriva il duo protagonista di 16,9 km. Home concert – Esercizi sull’abitare, smorzando il chiacchiericcio degli spettatori in attesa di entrare. E invece li accoglie all’esterno del Teatro Biblioteca Quarticciolo per accompagnarli dal retro, attraverso camerini e palcoscenico, a prendere posto in sala. Qualcuno si ferma sulla scena in un ribaltamento dello spazio che subito crea complicità e trasforma quel pubblico in una comunità. Crolla la quarta parete con Tamara Bartolini e Michele Baronio, che dilagano di continuo in una sala in cui sono sparsi suppellettili e piccoli oggetti, frammenti di casa, luogo intimo, privato ma condiviso con generosità, nella drammaturgia di luci composta da Gianni Staropoli. Una gioia materna segna il volto di Bartolini nel raccontare gli incontri e riascoltare le voci registrate di abitanti del quartiere. I ruoli si mescolano, qualcuno si alza e inizia a dirigere il coro di giovanissimi seduti sul boccascena, mentre le proiezioni di Raffaele Fiorella delineano sagome di case sulle pareti. Provare, cercare, trovare… dal centro alla periferia, un percorso di 16,9 km per scandagliare le possibilità dell’abitare. Un teatro che diventa casa con teglie di lasagne fumanti all’uscita.