La storia del cristianesimo è costellata di gesti dal carattere profetico, di iniziative individuali e collettive giocate sul piano del simbolico. Il cosiddetto Patto delle catacombe, siglato dai padri conciliari del gruppo della Chiesa dei poveri, è stato soprattutto questo, una celebrazione-manifesto per indirizzare la recezione del Concilio Vaticano II. Siamo nella cornice dell’assemblea voluta Giovanni XXIII per discutere di una riforma della Chiesa che il pontefice immagina «povera e dei poveri». Da quando l’enciclica Mater et Magistra ha rimesso in discussione la contiguità del magistero al capitalismo occidentale, la dottrina sociale della Chiesa è un cantiere aperto agli influssi...