Le luci sono ancora accese nella grande sala strapiena di pubblico del Lac di Lugano. In palcoscenico, da sinistra, entrano in fila quattro uomini a torso nudo, in pantaloni cargo blu. Uno dietro l’altro marcano camminando lo spazio verso destra, in parallelo alla parete nera di fondo che ha puntelli per il climbing. Le luci scendono. La musica parte. È l’inizio di MOMO, la nuova creazione di Ohad Naharin con la Batsheva Dance Company di Tel Aviv. Titolo atteso dopo le prove aperte dello spettacolo, tenutesi qualche mese fa a Moncalvo nello spazio di Orsolina28 tra le colline del Monferrato,...