«Mr Di Maio il mese scorso è intervenuto all’Università Link Campus di Roma, in passato sede del professor Joseph Mifsud, colui che secondo atti processuali americani riferì a uno dei consulenti di Trump in campagna elettorale, George Papadopoulos, che la russia aveva “roba sporca” su Hillary Clinton». Tre giorni fa, prima che Luigi Di Maio annunciasse gli ultimi componenti del suo governo immaginario, il corrispondente da Roma del New York Times Jason Horowitz, si doveva fermare qui nello sforzo di avvicinare i grillini al Russiagate, argomento peraltro assai approfondito soprattutto sul versante della diffusione online di fake news. La partecipazione di Di Maio a un convegno. Ora sappiamo che tre dei «ministri» a 5 Stelle vengono da quel campus.

Josef Misfud non è un personaggio qualsiasi, secondo l’ufficio del procuratore speciale Robert Muller che a Washington indaga sulla presunta connection Trump-Putin è proprio l’uomo che per primo, nel marzo 2016, a Roma, promise a un collaboratore dell’allora candidato alla Casa bianca le email compromettenti di Hillary Clinton. Documenti di provenienza moscovita. Il collaboratore della campagna di Trump, Papadopoulos, ha ammesso di aver mentito all’Fbi sui suoi rapporti con le fonti russe, patteggiando la pena.

Joseph Mifsud, i cui buoni rapporti con la Russia di Putin sono provati anche dalla sua partecipazione al Valdai Discussion Club, descritto come una sorta di Davos putiniana, è nativo di Malta. Il Link campus fondato dall’ex ministro Dc Vincenzo Scotti è nato inizialmente come sede in Italia dell’università di Malta. Mifsud ha insegnato relazioni internazionali alla Link, la sua biografia è però sparita dal sito dell’Università all’inizio di quest’anno, successivamente al suo coinvolgimento nell’inchiesta americana. Ma resta traccia, anche fotografica, di una serie di convegni ai quali il professore a contratto ha partecipato nell’ateneo romano. Spesso in compagnia dei colleghi docenti «straordinari» dell’università fondata da Scotti, come Paola Giannettakis, «ministra» grillina dell’interno che è stata relatrice con Misfud al «primo forum interdisciplinare sul terrorismo» del settembre 2015 – c’era anche Gianni Pittella, presidente del gruppo socialista e adesso candidato Pd, che di Mifsud si dichiara «amico». Anche altre due «ministre» della lista di Di Maio, com’è ora noto, sono collegate al Link Campus. Emanuela Del Re, alla quale sarebbero affidati gli esteri, è stata docente in un master. Mentre Elisabetta Trenta, «ministra della difesa», è vicedirettrice del master in intelligence e sicurezza.

Mifsud, «il misterioso professore» secondo un articolo del Guardian, è stato anche presidente del polo universitario della provincia di Agrigento. Istituto con il quale in passato è stata chiamata a collaborare, ancora, Elisabetta Trenta.