I Castelli sono sempre là (…) allora ci si andava con il tranvetto bianco e azzurro e, durante il percorso, se ne vedevano di barrocci che, visti da lontano, sul mezzo meccanico in corsa sembravano chiocciole che arrancavano con difficoltà. Non ci sono più i fagottari, quella gente intendo che portava il mangiare avvolto nella carta oleata e marron e, una volta seduta, ordinava solo il vino. Sotto una fraschetta d’Ariccia, quando ancora ci avventuravamo con i reduci, Ricci, l’Indiano, Limone e il Giacca, una volta ci imbattemmo in Pier Paolo accompagnato da Sergio (…) Ci salutammo con affetto con,...