Quartieri di vita, rassegna invernale germinata dal Napoli teatro festival Italia diretto da Ruggero Cappuccio, attraversa fino al 23 dicembre periferie, capoluoghi e piccole realtà della Campania: Salerno, Avellino, Caserta e Benevento. E poi da Bagnoli a San Giovanni a Teduccio, dalla Sanità a Castel Volturno, da Forcella a Salerno, fino a Mugnano, Avellino, Solofra, Caserta, l’epilogo a Napoli sarà affidato a Willem Dafoe, protagonista di The Minister’s black veil con la regia di Romeo Castellucci, ispirato all’omonimo racconto di Nathaniel Hawthorne pubblicato per la prima volta nel 1832.

Lo spettacolo, in prima italiana, sarà in scena dal 20 al 22 nel Museo Donnaregina vecchia. Dafoe vestirà i panni del pastore Hooper: un giorno, senza dare spiegazioni, si presenta con un velo nero che gli copre interamente il volto e rimarrà velato ogni volta che è in pubblico. Indossare il velo si carica presto di significati negativi, spaventando la cittadina del New England. L’attore americano terrà anche una master class con i ragazzi del Rione Sanità il prossimo 23 dicembre. Oggi (presso il complesso scolastico Sarria/Monti) i protagonisti saranno invece gli attori del gruppo Giovani O’Nest (che fanno capo al teatro Nest di San Giovanni a Teduccio) con TotO’Onest. Siete uomini o caporali?, un progetto che è frutto di due laboratori:uno su Totò, l’altro sulla pratica del «barbonaggio teatrale».

Al teatro comunale di Caserta c’è invece Stefano Scognamiglio che ha lavorato con i migranti a What do you want, un testo germinato utilizzando dialetti africani e broken english. Racconti di migrazioni al femminile al centro di Storie di sabbia e di mare di Alessandra Cutolo con le ospiti del Cas Casa Sabali (13 dicembre, Teatro Nuovo di Napoli). Al Nuovo Teatro Sanità il 15 dicembre va in scena Lui il figlio, un progetto di Mario Gelardi. L’associazione f.pl. – femminile plurale racconta invece il lavoro decennale fatto nel quartiere Forcella attraverso lo spettacolo Donne con la folla nel cuore (16 dicembre, Museo Donnaregina).
Maggiori informazioni: www.fondazionecampaniadeifestival.it.