Videoriunione molto tesa, ieri pomeriggio, fra la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina e i capigruppo della maggioranza. Oggetto, il concorso straordinario per il reclutamento dei docenti, il cui bando il ministero ha deciso di far pubblicare di gran carriera, praticamente un blitz, nella Gazzetta ufficiale. D’accordo solo con Italia viva, rappresentata da Maria Elena Boschi, contrari Pd e Leu.

Per non parlare del rosario di critiche espresse mercoledì in commissione settima del senato dov’è partito l’iter del Decreto scuola. Flc-Cgil, Cisl Scuola e Uil scuola sono per un reclutamento per titoli, data l’emergenza e l’impossibilità forse anche materiale di tenere i concorsi in tempi utili per mandare gli insegnanti in cattedra alla ripresa, evitando i tristemente consueti avvicendamenti all’inizio del prossimo anno, che sarà con tutta evidenza un anno speciale. C’è di più: per la Cisl Scuola c’è un vizio procedurale nel bando che la ministra martedì scorso ha comunicato – con buona pace del confronto – ai sindacati di voler pubblicare. Il testo non sarebbe lo stesso di quello su cui ha espresso il parere il Consiglio superiore della pubblica istruzione. Il rischio sono i ricorsi, l’ultima cosa auspicabile per la già delicata ripresa di settembre.