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Processo Cucchi. Un testimone: «In tribunale Stefano era zoppicante»

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Altro colpo di scena alla seconda udienza del processo d’appello che per la morte di Stefano Cucchi, il 30enne romano arrestato per droga nell’ottobre 2009 e morto una settimana dopo […]

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 7 ottobre 2014

Altro colpo di scena alla seconda udienza del processo d’appello che per la morte di Stefano Cucchi, il 30enne romano arrestato per droga nell’ottobre 2009 e morto una settimana dopo nel Reparto detenuti dell’ospedale Pertini. Il difensore di parte civile, Fabio Anselmo, ha chiesto  di ascoltare una testimone oculare, l’avvocata Maria Tiso che vide Cucchi arrivare nell’aula dell’udienza di convalida  con «il volto, ed in particolare gli occhi, estremamente arrossato e gonfio».  Come scrive Tiso in una lettera inviata alla famiglia Cucchi dopo il processo di primo grado, Stefano «aveva difficoltà nel camminare; appariva come irrigidito nella coordinazione della deambulazione e se non ricordo male, non sollevava del tutto i piedi da terra ma sembrava trascinarli in avanti ad ogni passo». Alla scorsa udienza il procuratore generale ha chiesto di ribaltare la sentenza di primo grado e di condannare tutti gli 11 imputati, pur ipotizzando che Cucchi fosse stato picchiato dopo l’udienza di convalida.

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