Non posso lasciar trascorrere questa estate tremenda senza una traccia forte, senza una riflessione che bruci dentro tanto quanto il secco torrido. Così, mi siedo, devo stare comodo, lo faccio nelle ore, la chiamavano «controra», nelle quali è impensabile uscire, la canicola tutto arroventa. Una bottiglia d’acqua, poco succo di limone, anche i pensieri devono restare freschi, vivi e lucidi. Ho viaggiato lungo il torrido luglio, ho percorso la Penisola. Sono stato in Campania. Ho visto elicotteri e Canadair sorvolare le spiagge, sotto, indifferenti, migliaia di persone a crogiolarsi al sole, beate e incoscienti. Ho conosciuto anche persone diverse, poche....