Primarie Emilia Romagna, lo sfogo di Richetti
«Prendo atto, come prendono atto tutti, che in queste ore tutto il gruppo dirigente del partito si sta oggettivamente compattando e a me dispiace perché noi abbiamo messo in campo […]
«Prendo atto, come prendono atto tutti, che in queste ore tutto il gruppo dirigente del partito si sta oggettivamente compattando e a me dispiace perché noi abbiamo messo in campo […]
«Prendo atto, come prendono atto tutti, che in queste ore tutto il gruppo dirigente del partito si sta oggettivamente compattando e a me dispiace perché noi abbiamo messo in campo alcune proposte, abbiamo parlato di sanità, di innovazione, di imprese, di formazione e di welfare. Stefano presenterà le sue nei prossimi giorni e prima ancora che possa esserci un confronto di idee c’è già un posizionamento preventivo». Così Matteo Richetti, renziano candidatosi alle primarie del centrosinistra per la candidatura a presidente dell’Emila Romagna. Il deputato si rammarica per il sostegno che il Pd emiliano – lettiani compresi, almeno è questo l’orientamento prevalente – sta invece dando appunto a «Stefano», cioè Bonaccini, renzianissimo, responsabile enti locali nella segretaria nazionale del Pd. E Richetti, in un’intervista a a Radio Città del Capo, lamenta anche: «Vuol dire che qualcuno si ritiene maggiormente appartenente a una comunità politica e qualcun altro ormai da tempo viene considerato un po’ ai margini». Risponde, via twitter, Stefano Bonaccini: «La maggioranza dei sindaci dell’Emilia Romagna mi sosterrà alle primarie. Sono apparato anche loro che son stati eletti dai cittadini?».
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