I I Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è indagato dalla procura di Bari per alcuni finanziamenti alla sua campagna elettorale in occasione delle primarie del Pd del 2017. I reati contestati a diverso titolo a Emiliano, al suo capo di gabinetto e a tre imprenditori baresi sono induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso di ufficio e falsa fatturazione.

Al vaglio degli inquirenti una fattura da 65.000 euro pagata dai due imprenditori ad una agenzia di comunicazione che ha curato la campagna elettorale del governatore pugliese, allora sfidante di Matteo Renzi, e «con la quale – secondo Emiliano – era insorto un contenzioso giudiziario».

«Abbiamo fornito piena collaborazione , nella convinzione di avere operato con assoluta correttezza e rispetto delle leggi», ha detto il presidente dem della Puglia che però ieri ha anche avvisato di aver «denunciato alla Procura una violazione del segreto istruttorio».

«Lunedì 8 aprile sono infatti venuto a conoscenza che giovedì 11 sarei stato oggetto di una attività di acquisizione di documenti e dati da parte della GdF – scrive in una nota Emiliano – La fuga di notizie in piena violazione del segreto istruttorio precisava ulteriori fatti e circostanze».