La decisione della Corte sul blocco dei meccanismi di adeguamento degli stipendi era prevedibile. Il timore dell’aggravamento dei conti (il “buco” di 35 miliardi) era in gran parte pretestuoso e sollevato solo per fare improprie pressione sulla Corte. La Consulta, infatti, si era già pronunciata in passato sui limiti di legittimità costituzionale dei blocchi degli stipendi, ritenendo che essi fossero ammissibili solo a due condizioni: a) la sussistenza di esigenze di contenimento delle spese pubbliche; b) purché temporalmente limitate. Ora, se inizialmente la sospensione degli adeguamenti era stata limitata al pur lungo termine triennale, le due proroghe ulteriori (l’ultima nella...