Agli inizi del Seicento Francesco Bacone paragonò Aristotele a un despota ottomano, che elimina tutti i suoi familiari come possibili rivali, e sottolineò l’utilità di raccogliere i pochi resti di questi suoi rivali, dal momento che il loro sguardo sulla natura era stato ben più penetrante di quelli di Platone e Aristotele. Questo compito fu portato a compimento agli inizi del Novecento dalla raccolta dei frammenti di quelli denominati poi abitualmente presocratici a opera di Hermann Diels. Questi raccoglieva con numerazione distinta, da una parte, le testimonianze di autori antichi su questi personaggi e, dall’altra, frammenti ritenuti appartenere ai loro...