Con lo scontro nella maggioranza sulla prescrizione, la questione giustizia torna all’ordine del giorno nel dibattito politico. Ed è giusto che sia così. Non è questione di aridi tecnicismi, ma di offesa o difesa di diritti fondamentali, sanciti in Costituzione e nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo. C’e da meravigliarsi che il nostro, sempre ridens, ministro della giustizia non abbia utilizzato per questa riforma quella formula tanto «elegante» già riservata alla disciplina della corruzione, che avrebbe potuto contrassegnarsi come «spazzaprescrizione». Dal momento che, almeno per una parte dei processi, non viene introdotta una mera sospensione della prescrizione come, molto erroneamente,...