Incalzato a parlare di letteratura ed esilio alla consegna di un prestigioso viennese, lo scrittore esule cileno Roberto Bolaño affrontò gli angusti confini delle letterature nazionali attraverso una poesia di Nicanor Parra: «I quattro grandi poeti del Cile/ sono tre/ Alonso de Ercilla e Rubén Darío». Se da quel mondo distante che l’esule ci rende vicino rovesciamo il medesimo sguardo – lo sguardo che costruisce ponti di significato trasgredendo i confini letterari – sul nostro mondo, il Mediterraneo sul quale ci affacciamo accanto alla penisola balcanica, eccoci trasportati dritti verso un paradosso simile: incalzati a dover riduttivamente indicare di questo...