Il decreto fiscale, dopo la maratona di 14 ore nella commissione Finanze di Montecitorio (che dovrà anche tornare sul testo per risolvere il pasticcio sulle fondazioni) subisce parecchie modifiche. Scoglio principale (e maggioranza divisa) sul carcere per i grandi evasori. Con il sì agli emendamenti dei relatori e del governo si innalzano complessivamente le pene, che diventano più tenui per i reati minori (i delitti occasionali di dichiarazione infedele e di omessa dichiarazione, non caratterizzati da condotte fraudolente).

Arriva un bonus sociale per la Tari, la tassa sui rifiuti, per 2 milioni di famiglie. E alla Tari viene esteso l’istituto del ravvedimento operoso. Chi si è visto la casa pignorata dalla banca negli anni della crisi potrà chiedere un nuovo mutuo per riscattarla. Calerà l’assicurazione per auto e motorini, con tutti i mezzi «di famiglia» che potranno ottenere, anche a rinnovo della polizza, l’assegnazione della classe migliore.

La lotta all’evasione (in questo caso dello bollo auto) passerà anche da una banca dati unica, all’Aci, e dai pagamenti che andranno fatti attraverso PagoPa. Bonus fino a 250 euro, invece, per gli airbag da moto. Mentre viene abbassata al 4% per i disabili anche l’Iva sulle auto ibride o elettriche. Scende dal 22 al 5% l’iva sugli assorbenti compostabili o lavabili.
Si amplia la platea che potrà presentare il 730, con la scadenza che slitta dal 23 luglio al 30 settembre. I rimborsi saranno più rapidi e per i pensionati e i dipendenti pubblici potranno scattare già da giugno. Tetto ridotto agli interessi per chi ha debiti con il fisco, ma anche per i ritardi nei rimborsi: si andrà da un minimo dello 0,1 a un massimo del 3%.

La lotteria degli scontrini partirà non più da gennaio, ma da metà anno. Saltano, in attesa che si chiuda l’accordo con gli operatori, le multe per chi rifiuta i pagamenti con il Pos. Esteso anche alle altre forme di pagamento digitale via smartphone il credito d’imposta concesso agli esercenti.

Arrivano fondi per rafforzare l’Agenzia delle Entrate e delle Dogane (con circa 800 assunzioni in tutto) e 300 milioni in più al Servizio sanitario per medici e infermieri. Arrivano 180 milioni per gli straordinari di polizia e vigili del fuoco e risorse per rafforzare Mef e Ragioneria. Aumentano le risorse per le ristrutturazioni urgenti nelle scuole, che dalle dichiarazioni 2020 potranno beneficiare dell’8 per mille. Stanziati 460 milioni per la rete ferroviaria.